PORTA VENEZIA

materialicons-round-854 Tra cultura e divertimento, la zona dei musei e dei ristoranti etnici

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Primo Giorno

La colazione da Pavè è una tappa obbligata e piacevolissima: se volete provare la brioche più buona di Milano, andate e ordinate la 160 ripiena di marmellata. Vi sentirete sazi e felici per il resto della giornata.

Partite con un tour culturale visitando il primo piano dedicato a foto e video dello Spazio Oberdan, il cui cinema originale è stato riprogettato da Gae Aulenti. Proseguite poi con il Museo Civico di Storia Naturale con collezioni che variano dalla botanica alla mineralogia. Il PAC (Padiglione d'Arte Contemporanea) ospita mostre sperimentali multimediali, se riuscite, fateci un salto.

A pranzo provate la storica pizzeria Spontini, ma siate veloci, qui non si aspettano indecisioni o ritardi e tutto scorre rapidamente per servire i clienti che fanno la fila affamati. Se cercate una pausa più tranquilla, andate da Pandenus, ottimo anche per il brunch, oppure provate il kebab e le specialità medio-orientali di Nùn Taste of Middle East. Scordatevi le bettoline che solitamente vendono kebab, qui si fa sul serio e con ingredienti di ottima qualità. Hummus e felafel caldamente suggeriti a chi, nonostante tutto, non ha voglia di convertirsi al kebab.

Per lo shopping, corso Buenos Aires offre negozi e boutique di tutti i tipi e per tutti i gusti. Tra un acquisto e l'altro concedetevi un break da Pause a base di caffè e torte fatte in casa.

La sera lo Sheraton Diana Majestic apre le porte ad un aperitivo raffinato e suggestivo soprattutto con la bella stagione, quando si mangia in giardino. Spostandovi poco più avanti, verso piazza Risorgimento, sentitevi in una fiaba cenando al Rubacuori, ristorante del lussoso albergo Chateau Monfort.

Secondo Giorno

Immancabile la colazione al Caffè Ambrosiano, dove bere un espresso sostando al bancone, in attesa di scegliere gli ottimi dolci esposti. In estate scegliete di sedervi ai tavolini e gustarvi il via vai di corso Buenos Aires senza lasciare che vi travolga.

Andate poi a visitare la Casa Museo Boschi di Stefano e la sua collezione di dipinti del ‘900 o ascoltate una delle conferenze organizzate al Planetario, sempre comunque interessante da visitare.

Per pranzo provate la cucina di Pietro Leeman e del suo Joia che propone piatti leggeri ma interessantissimi con formule easy pensate per la pausa di mezzogiorno. Ottima alternativa La Drogheria, che vi vizierà con le proposte del giorno, genuine e gustose come la zuppa di ceci, le insalate di pasta, i formaggi e tutti gli ingredienti di stagione, selezionati e proposti con accostamenti sapienti e buoni.

Un salto a Villa Necchi con visita guidata e sosta al caffè annesso è una tappa interessante prima di andare a cena da Warsà dove assaggiare cucina tipica eritrea come lo zighinì, piatto da condividere con gli altri commensali, a base di carne e verdure, da gustare senza posate ma servendosi del pane spugnoso che lo contiene. Se invece avete voglia di cucina italiana di quella buona, da gustare in un ambiente tanto piccolo quanto raffinatamente ironico, andate al The Small. Ne resterete conquistati.
Per un after dinner scegliete il Frank o il Bar Basso e prendete il Negroni sbagliato preparato con il prosecco invece che con il gin, oppure esagerato con un mangia e bevi preparato con gelato e liquore a scelta. Andrete a dormire soddisfatti.